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Fotografia di una mano che legge un libro in Braille Fotografia di una mano che legge un libro in Braille
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Un libro racconta la storia dell’Istituto dei Ciechi di Milano

Novità

A pochi mesi dalle celebrazioni per il 185° anniversario della nascita dell’Istituto dei Ciechi di Milano, previste per il 2025, la Fondazione ha dato alle stampe una nuova e ambiziosa pubblicazione di approfondimento storico, che contiene un messaggio attuale sul valore dell’inclusione e sulla necessità di un impegno comune per andare oltre i pregiudizi.: Il cammino dei ciechi nella città di Ambrogio.

Fondazione LIA ha curato la realizzazione della versione digitale accessibile del titolo in formato EPUB. È possibile scaricare l’e-book a questo indirizzo.

Il libro e la storia dell’Istituto dei Ciechi di Milano

Il cammino dei ciechi nella città di Ambrogio ricostruisce la storia dell’Istituto dei Ciechi dalla sua fondazione nel 1840 fino ai giorni nostri, rivelando i profondi legami instaurati con la Diocesi Ambrosiana attraverso documenti d’archivio, immagini e testimonianze. Ne emerge un racconto affascinante, nel quale spiccano le figure carismatiche dei rettori-sacerdoti che sovrintendevano all’educazione dei ciechi, innovando i metodi di insegnamento e ricercando instancabilmente nuovi strumenti didattici. Non meno importanza hanno i ritratti degli arcivescovi che seguivano la vita dell’ente attraverso scambi epistolari e affettuose visite, sostenendone l’opera nei differenti periodi storici. Questa lunga amicizia si può leggere come un’alleanza virtuosa che, attraverso la generosità dei benefattori milanesi e lombardi, ha prodotto uno dei frutti più belli della filantropia ambrosiana. Grazie all’instancabile impegno dei rettori, sostenuto costantemente dalla Diocesi Ambrosiana, l’Istituto oggi è riconosciuto come un centro di eccellenza per l’educazione e la formazione delle persone con disabilità visiva.

Fra le tappe più significative che incontriamo in questo “cammino dei ciechi” verso il progresso sociale vi è certamente l’introduzione del codice Braille avvenuta, per la prima volta in Italia, nell’Istituto milanese nel 1863. Fu un evento spartiacque che aprì le porte del sapere alle persone cieche, favorendone l’autonomia e dando la possibilità di aspirare alle più alte qualifiche professionali. Il volume dedica, inoltre, ampio spazio ai beni museali dell’Istituto legati al culto a testimonianza di una missione educativa che non si limitava ai programmi didattici ma abbracciava la crescita umana, spirituale e morale degli allievi del convitto.